L'esperimento di Pavlov e i riflessi condizionati

L'esperimento di Pavlov e i riflessi condizionati

Ivan Pavlov ha dato origine, il fisiologo ed etologo, allo studio del riflessi condizionati, rappresentante della riflessologia russa.

Dopo la sua morte è rimasto famoso il suo esperimento sulla salivazione del cane:

  • In primo momento Pavlov aziona un campanello e non rileva nessuna secrezione salivare nel cane.
  • Successivamente fornisce al cane una porzione di carne e, in secondo una risposta naturale, il cane inizia a salivare.
  • Pavlov associa quindi somministrazione di cibo e suono del campanello: ogni volta che il cane riceve cibo, il campanello viene azionato.
  • Da quel momento e per un certo periodo di tempo il cane saliva al solo suono del campanello, pur non ricevendo il cibo.

Il cane è stato condizionato a rispondere a uno stimolo e questo tipo di risposta è un riflesso condizionato. Il termine condizionato segnala un'associazione nuova tra stimolo e risposta, al contrario incondizionato segnala una risposta naturale e innata.
In questo esperimento il cibo è lo stimolo incondizionato e la salivazione di fronte al cibo è la risposta incondizionata, mentre il suono del campanello è lo stimolo condizionato e la salivazione in risposta al suono è la risposta condizionata.
Emergono inoltre due risultati:
  • La generalizzazione: l'estensione di una certa risposta a stimoli diversi, ma simili a quelli che l'hanno provocata in origine.
  • L'estinzione, perché la risposta condizionata scompare e ricompare in minor tempo.


Il fenomeno scoperto da Pavlov viene chiamato condizionamento classico ed è una forma molto semplice di apprendimento.

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